Cosa impariamo dalla storia del Garante con ChatGPT? Che c’è una grande opportunità, e che non possiamo lasciarcela sfuggire.

TL;DR: il provvedimento del Garante italiano nei confronti di ChatGPT non è una minaccia alla competitività dell’Italia, ma uno stimolo a combinare protezione e proazione dei dati come primo pilastro di una nuova competitività Europea. Possiamo continuare a lamentarci di non riuscire ad emulare il “move fast and break things” oppure possiamo creare un nostro modello, nuovo e diverso, e renderlo attrattivo.

Riccardo Zanardelli
6 min readApr 25, 2023
Disegno di una draisina, Wilhelm Siegrist (1797–1843?) — https://it.wikipedia.org/wiki/Draisina

Antefatto: a fine Marzo, il GPDP italiano ha disposto la limitazione provvisoria al trattamento dei dati personali da parte di OpenAI. L’oggetto del provvedimento ha un nome preciso: ChatGPT. Ora, fast forward circa un mese, la questione sembra sulla via di una soluzione. Intanto, l’EDPB (il comitato che riunisce i GPDP europei) ha lanciato una task force su ChatGPT.

🇮🇹 🍕🍝* Italia: vai avanti tu, che sei brava.

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Riccardo Zanardelli

Digital Platforms @ Beretta | PhD student in Statistics & Data Science @ AEM, UNIBS | Engineer | Only personal opinions here | Code is Law (cit.)